| | All'anagrafe: Michael Winner |
---|
Etą alla morte: 77 anni | Data di nascita: 30/10/1935 | Segno Zodiacale: Scorpione | Luogo di nascita: Londra, UK | Data di morte: 21/01/2013 | Luogo di morte: Londra, UK |
|
| Regista, sceneggiatore e produttore. A soli 14 anni inizia a scrivere di cinema per un giornale locale e a 17 anni (è il più giovane del suo corso) si iscrive all'Università di Cambridge, dove si laurea con il massimo dei voti in Legge ed Economia. Finiti gli studi e appena ventenne, decide di abbandonare la critica cinematografica (durante gli anni dell'università scrive per il giornale dell'ateneo « Varsity» e, tra il '50 e il '57, collabora con diversi quotidiani e riviste come «Film Critic Films and Filming», «New Musical Express», «Sunday Express», «Sunday Mirror» e «Evening Standard») per provare a confrontarsi realmente con il mondo dei film tentando la carriera di regista e sceneggiatore. Dopo aver fatto un po' di esperienza come assistente alla regia in alcune produzioni televisive, realizza una serie di corti, documentari e lungometraggi - incentrati soprattutto sul panorama giovanile britannico dell'epoca - tra cui il suo esordio "Shoot to Kill"(1960) e il thriller "Chiamate West 11: risponde un assassino"(1963). Dopo aver fondato una sua casa di produzione, la Scimitar, all'inizio degli anni Settanta si trasferisce a Hollywood. Nella sua cinquantennale carriera ha diretto oltre quaranta film (per alcuni dei quali ha curato anche il montaggio con lo pseudonimo 'Arnold Crust'). Il titolo più noto della sua filmografia è sicuramente "Il giustiziere della notte"(1974, tratto dal romanzo omonimo di Brian Garfield) con Charles Bronson nei panni del 'vendicatore' Paul Kersey in lotta contro il crimine dopo l'uccisione di sua moglie e lo stupro di sua figlia. Il film ebbe un notevole successo - dando vita a una saga composta da quattro sequel, due dei quali diretti dallo stesso Winner -, ma raccolse aspre critiche da parte di chi lo accusava di esaltare la giustizia privata. Oltre a Charles Bronson - che aveva già interpretato per il regista "Chato", "Professione assassino" e "L'assassino di pietra" tra il 1972 e il 73 - Winner ha diretto tanti celebri attori tra cui: Oliver Reed ("The System", 1964; "I ribelli di Carnaby Street", 1967; "Il complesso del sesso, 1967, accanto a Orson Welles; "La straordinaria fuga dal campo 7A", 1969; "Marlowe indaga", 1978, con Robert Mitchum nei panni del celebre detective; "Parting Shots", 1998, ultima pellicola diretta da Winner), Marlon Brando ("Improvvisamente, un uomo nella notte", 1971, tratto dal racconto "Giro di vite" di Henry James), Burt Lancaster ("Io sono la legge", 1971, in cui recita anche Robert Duvall, e "Scorpio", 1973, accanto ad Alain Delon), Sophia Loren e James Coburn ("Bocca da fuoco", 1979), Faye Dunaway ("L'avventuriera perversa", 1982), Anthony Hopkins e Jeremy Irons ("L'opera del seduttore", 1989), Michael Caine e Roger Moore ("Bullseye!", 1990). Negli ultimi anni aveva abbandonato il cinema, apparendo solo in qualche produzione televisiva e spot pubblicitari. Bon vivant e appassionato di cucina, ha tenuto sul «Sunday Times» una caustica e tagliente rubrica di gastronomia intitolata "Winner's Dinners" e tra il 1999 e il 2011 ha pubblicato diversi libri su temi vari. E' morto all'età di 77 anni in seguito alle complicazioni di una malattia al fegato. | |
|
|