| | All'anagrafe: Quentin Jerome Tarantino |
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Etą: 60 anni | Data di nascita: 27/03/1963 | Segno Zodiacale: Ariete | Luogo di nascita: Knoxville, Tennessee, USA | | |
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| Quentin Jerome Tarantino nasce nel 1963 a Knoxville, nel Tennessee, da padre attore e da mamma Connie, che lo chiama Quentin in onore di Quint Asper, il personaggio di Burt Reynolds in Gunsmoke. Quando ha tre anni si trasferisce con la mamma divorziata a Los Angeles e dintorni.
La passione per il cinema lo possiede già da bambino, alimentata da sua madre e dai successivi compagni di lei, che gli lasciano vedere qualsiasi cosa e lo accompagnano di frequente al cinema. A 14 anni scrive la sua prima sceneggiatura, a 15 ruba in un supermercato un romanzo di Elmore Leonard.
Comincia a frequentare corsi di recitazione per il teatro e molla il liceo a 16 anni, alla fine degli anni Settanta, dedicandosi a diversi lavori: maschera di un cinema porno (mentendo sugli anni che ha), comparsate in serie tv (Cuori senza età!!!) e soprattutto gestendo un videonoleggio per cinque anni, dove si rivela una fonte di competenza somma per ogni cliente.
Siamo negli anni Ottanta, e la svolta arriva quando Quentin incontra il produttore Lawrence Bender a un party: nel 1987 Tarantino termina di dirigere un film comico in 16mm, scritto con l'amico Craig Hamann, girato in quattro anni, dal titolo My Best Friend's Birthday, del quale sopravvivono solo una trentina di minuti.
Dopo la falsa partenza, la sua vita cambia quando nel gennaio del 1992 Le iene viene presentato al Sundance Film Festival. E' ancora Bender che sponsorizza questo efferato copione noir, scritto in appena tre settimane e mezzo; Monte Hellman, della factory di Roger Corman, riesce ad aiutarlo ad attirare l'attenzione di Harvey Keitel, che accetta un personaggio e cofinanzia il film.
Da quel momento tutto si sblocca. Quentin riesce a piazzare sceneggiature storiche presso diversi studios: Una vita al massimo (1993) di Tony Scott, Natural Born Killers (1994) di Oliver Stone. In mezzo a tutto questo, c'è l'esplosione presso il grande pubblico con la regia di Pulp Fiction (1994): Palma d'Oro a Cannes, due nomination alla regia (Oscar e Golden Globe) e due premi vinti per la migliore sceneggiatura originale (Oscar e Golden Globe). Un trionfo, la nascita di un mito del cinema contemporaneo.
Segue un momento di ricerca. Parte un sodalizio con l'amico Robert Rodriguez: Quentin recita nel ruolo di un barzellettiero in Desperado (1995), mentre scrive e cointerpreta l'horror cult Dal tramonto all'alba (1996). Lui e Rodriguez firmano anche due episodi del film collettivo Four Rooms (1995), un clamoroso insuccesso. Prima che però Tarantino rimanga vittima di un'immagine stereotipata, spiazza tutti dirigendo Jackie Brown (1997), adattamento di un romanzo di Elmore Leonard. E' un lavoro meno urlato, più in sordina, ma ricco della sua cura per cesellamento di personaggi e dialoghi: Robert Forster è nominato all'Oscar come migliore non protagonista, mentre Pam Grier e Samuel Jackson sfiorano i Golden Globe.
Nei primi anni Duemila partecipa come attore ad alcuni episodi della serie Alias, per poi tornare col botto nel 2003-2004 con la bilogia di Kill Bill, ideata con Uma Thurman, mattatrice dei due film. Nessun premio sostanziale, ma Quentin è presidente della Giuria a Cannes nel 2004, e il grande successo di pubblico delle avventure della Sposa lo fa rivalutare a qualche fan della prima ora che l'aveva forse un po' abbandonato negli ultimi anni. Sulla scia dirige nel 2005 Grave Danger, un episodio doppio della serie CSI, di cui è sempre stato un fan sfegatato.
Nello stesso anno fa capolino sul set di Sin City di Robert Rodriguez, dirigendone una scena, per poi realizzare con lui in tandem l'ambizioso progetto di Grindhouse (2007): due film proiettati insieme e inframmezzati da finti trailer, per omaggiare la programmazione delle sale dedicate ai film di serie B, molto frequentate negli anni Settanta. Il suo lungometraggio, A prova di morte, lo fa incontrare con Kurt Russell, spietato serial killer protagonista. Come attore partecipa alla metà di Rodriguez, Planet Terror, nei panni di un soldato che perde letteralmente i genitali. L'operazione non riscuote il successo sperato.
Bastardi senza gloria del 2009 lancia la carriera cinematografica di Christoph Waltz (che vince un Oscar come migliore non protagonista e il premio a Cannes come miglior attore) e dà il via a una fase ancora più sofisticata per Quentin Tarantino, qui nominato alla statuetta per regia e sceneggiatura. Il lavoro successivo infatti è Django Unchained (2012), dove miscela il suo omaggio agli spaghetti western con il tema del razzismo, suscitando molte polemiche preventive, ma anche un grande successo di pubblico. Il film vale Oscar e Golden Globe come migliore non protagonista a Waltz e come migliore sceneggiatore proprio a Quentin.
Nel 2015 propone al pubblico un ritorno al cinema magniloquente del 70mm e dei grandi eventi: The Hateful Eight, western corale e claustrofobico, ribadisce ancora una volta il suo sconfinato amore, tecnico ed emozionale, per l'arte cinematografica.
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