| | All'anagrafe: Giorgio Tirabassi |
---|
Etą: 64 anni | Data di nascita: 01/02/1960 | Segno Zodiacale: Acquario | Luogo di nascita: Roma, Italia | | |
|
| Giorgio Tirabassi è nato a Roma il 1 febbraio 1960 e sin da giovanissimo ha coltivato la passione per la recitazione, che gli ha permesso di superare la sua grande timidezza. Abbandonato il sogno di fare il professore di educazione fisica, il giovane Tirabassi inizia a esibirsi in piccoli locali romani o in teatri d'avanguardia. È durante una di queste serate nel 1982 che Gigi Proietti lo nota e gli propone di entrare nella sua compagnia teatrale, nella quale resterà per nove anni. In questo periodo Giorgio affina la sua tecnica e sviluppa la sua attorialità, ma in questi anni esordisce anche al cinema e in TV ricoprendo piccoli ruoli in film di vario genere. Dopo Magic Moments (1984) di Luciano Odorisio, l'attore si divide tra palcoscenico, grande e piccolo pubblico.
Queste parti gli consentono di misurarsi con grandi attori, come Giancarlo Giannini in Snack bar Budapest (1987), Marcello Mastroianni in Verso Sera (1990) o Nino Manfredi in Un commissario a Roma (1992). Se nel 1994 è soltanto uno dei ragazzi disadattati che affiancano Giampiero Lisarelli ne Il branco di Marco Risi, due anni dopo riceve il suo primo ingaggio come protagonista in Al centro dell'aera rigore (1996), a cui seguirà il film collettivo Corti stellari (1997). Segue un anno ricco di impegni per Tirabassi, che nel 1997 è al cinema con Il carniere, Il primo estratto, La classe non è acqua e L'odore della notte, film che iniziano ad alimentare la popolarità dell'attore romano e a metterlo sotto i riflettori. Il 1998, però, è l'anno in cui culmina tutto il lavoro intenso del periodo precedente con l'entrata nel cast di Ultimo, miniserie poliziesca dal grande successo con Raoul Bova. Giorgio nei panni del Maresciallo Giovanni Giorgio Sarubbi detto "Ombra" sarà presente anche nei sequel Ultimo - La sfida (1999) e Ultimo - L'infiltrato (2004). Ma il 1998 è anche l'anno in cui Tirabassi incontra Ettore Scola, che lo dirige ne La cena (1998), dove recita accanto a Fanny Ardant e Vittorio Gassman.
La svolta nella sua carriera arriva con Distretto di Polizia (2000), serie di successo che terrà impegnato Tirabassi per sei stagioni nei panni di uno dei protagonisti, l'Ispettore Capo della Polizia di Stato Roberto Ardenzi. Nel 2001 si cimenta nella regia con il cortometraggio Non dire gatto, a cui vengono assegnati diversi premi, tra cui il David di Donatello. Sicuramente il ruolo che ha richiesto all'attore un lungo studio e un intenso lavoro di preparazione è quello di Paolo Borsellino nell'omonima miniserie del 2004, a cui Giorgio è particolarmente affezionato. Gianluca Maria Tavarelli, regista della serie sul giudice palermitano, dirige poi Tirabassi anche nel drammatico Non prendere impegni stasera (2006), mentre in TV arriva per l'interprete la partecipazione a un'altra serie di grande importanza per la sua carriera, Boris (2007), da cui nel 2011 verrà tratto l'omonimo film.
Successivamente è il Prof. Cicerino nel teen-drama di Mediaset I liceali (2009), un ruolo leggero che si avvicina al mondo dei più giovani che mostra i rapporti tra le generazioni ai tempi d'oggi. Seguono al cinema La pecora nera (2010), nel quale è protagonista, e la commedia Figli delle stelle (2010), dove interpreta un sottosegretario rapito al posto di un ministro. Altro ruolo leggero è quello del cuoco Paolo Perrone, che nella fiction Benvenuti a tavola - Nord vs Sud (2012) si trasferisce dal Cilento a Milano e si ritrova in competizione con il ristoratore Carlo Conforti, interpretato da Fabrizio Bentivoglio. Riprende il ruolo dell'Ispettore Ardenzi in Squadra mobile (2015), spin-off di Distretto di Polizia incentrato sul suo personaggio. Nel 2019 è protagonista insieme a Ricky Memphis de Il Grande Salto, commedia diretta dallo stesso Tirabassi su due rapinatori che decidono di progettare un gran colpo per dare una svolta alle loro mediocri esistenze.
Un'altra grande passione di Giorgio Tirabassi è la musica, elemento fondamentale di molti suoi spettacoli teatrali. Chitarrista e poi cantante, appassionato di blues, l'attore romano ha dato vita ad alcuni progetti musicali, "Come te posso amà", dedicato alla canzone popolare romanesca, e "Il fulmine a tre dita" sulla vita e la musica di Django Reinhardt. | |
|
|