| TRAMA: La vicenda di Marco inizia e si chiude in assorta solitudine sull'onda di una solenne melodia d'organo, in un giardino raffinato. Fra questi due momenti, si avvicendano episodi drammatici o grotteschi, nell'ambiente godereccio e fatuo di un ricco industriale e del suo corteggio di amici e adulatori, dove le tensioni sociali che salgono dalla fabbrica si attenuano per essere risolte soltanto con la scaltra concessione di aumenti salariali e di provvidenze spicciole. Marco, destinato dal suocero a succedergli nel dominio della azienda, non è preso nel gioco del potere e nemmeno dalle istanze sindacali. Anche Luciana, la moglie, passa assorta ed assente fra i festini organizzati dal padre, le riunioni dei dirigenti, le vicissitudini di un mondo senza ideali. Verso il marito, sempre un atteggiamento di ricerca insoddisfatta, una intesa non esplicita, incomunicata, mentre soltanto qualche amplesso sembra a momenti placare l'anelito (peraltro confuso ed inespresso) verso più alte ragioni di vita. Ermetica e trasognata, Luciana pone termine ai suoi giovani anni lanciandosi dall'alto di un campanile, mentre Marco in cui cresce la disillusione per tanti aspetti di vuoto comportamento e di falso costume del mondo in cui vive, si isola e si rinchiude nel giardino vuoto e melodioso che fa dimenticare ogni cosa. |
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