| TRAMA: Due capitani, un tenente e un caporale tedeschi, in attesa del processo, rievocando tra le mura del carcere, quelle terribili giornate invernali del 1942, a Luvidek, in Ungheria, quando ufficiali e soldati collaborazionisti, comandati dal colonnello Grazsi, nel tentativo di colpire ebrei e partigiani serbi, in tre giorni trucidarono oltre tremila civili, gettandone i corpi nel Danubio, scoprono poco per volta, il tremendo significato dei fatti e la propria responsabilità. Nessuno di essi ha partecipato direttamente al massacro: ma il capitano Boki non ebbe il coraggio di impedire che la moglie ed il figlio venissero uccisi; Tarpataki, l'altro capitano, non seppe proteggere la vita di un uomo che gli aveva chiesto protezione; il tenente pur cosciente dell'orrore di quanto accadeva a Luvidek, obbedì supinamente agli ordini; Janos, il caporale, pur non avendo mai sparato un colpo, assisté senza reagire ai crimini del "Plotone Dorner" di cui faceva parte. Sconvolto dalla progressiva scoperta della propria vigliaccheria, il capitano Boki, uccide Janos non rassegnandosi alla perdita dei suoi cari, di cui il caporale fu inerte testimone. |
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