| TRAMA: Andrej Rubilov è un film del 1966 diretto da Andrej Tarkovskij.
Nel 1400 i tre monaci Andrej (Anatolij Solonitsyn), Daniil (Nikolaj Grinko) e Kirill (Ivan Lapikov) lasciano il monastero per intraprendere un viaggio.
Colti da una pioggia torrenziale, i tre si rifugiano in un fienile dove assistono all’esibizione di un buffone, che critica ferocemente i Boiardi. Poco dopo, l’uomo viene arrestato con violenza.
Cinque anni più tardi, Andrej Rublëv è diventato un rinomato pittore di icone nel monastero di Andronikov. Kirill accetta l’invito del celebre pittore Teofane il Greco (Nikolay Sergeev), che lo esorta ad andare con lui a Mosca per decorare la Cattedrale dell’Annunciazione.
Il monaco spera di poter rubare la scena ad Andrej, ma rimarrà scioccato nel costatare che il pittore ha cambiato idea e vuole collaborare con il suo rivale.
Nel 1406, Andrej e Teofane discutono sul destino del popolo e il pittore di icone fornisce la sua spiegazione sulla passione di Cristo, sottolineando la sua fiducia nel genere umano.
Due anni dopo, un gruppo di pagani rapisce Andrej, molto attratto dai sensuali festeggiamenti profani. Una giovane donna, dopo averlo baciato, lo libera salvandogli la vita. Quando il mattino seguente la giovane è inseguita dall’esercito, tuttavia, Andrej finge di non conoscerla.
Qualche mese dopo, il monaco lavora ad un affresco sul giudizio universale a Vladimir. Il lavoro non procede poiché Andrej si rifiuta di dipingere qualcosa che possa terrorizzare i fedeli, nonostante la prospettiva della punizione del suo mecenate.
Vladimir è improvvisamente scossa dall’attacco dei Tartari e Andrej, seppur uomo di fede, dovrà prendere una decisione controversa per salvare un’innocente. Traumatizzato, il monaco fa voto di silenzio e smette di dipingere. Passano diversi anni prima che il destino di Andrej cambi, grazie all’incontro con il giovane Boriska (Nikolaj Burljaev), figlio di un fonditore di campane.
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