| TRAMA: Il giovane Daniele, un giornalista che realizza servizi filmati per la televisione, è convinto che questo mezzo di comunicazione debba servire per far conoscere alle masse la verità sui mali del mondo: fame, miseria, guerre, e non come uno strumento per addormentarle a vantaggio del potere. In questa sua determinazione - che egli vive immaginando se stesso come un Gulliver, che astuti nanerottoli cercano di ridurre all'impotenza - è sostenuto e incoraggiato sia da una donna trentottenne, Evelyn, che innamorata di lui ha abbandonato marito e figli, sia da un amico, Claudio, che vive nel suo stesso appartamento. Subdolo e intelligente avversario di Daniele, invece, è un funzionario della televisione, Gasbini, che, senza dar troppo peso alle sue intemperanze, ed evitando di contrastarlo apertamente, approva regolarmente i suoi programmi, ma li svuota della loro carica polemico-rivoluzionaria, per trasformarli in prodotti di consumo appena un poco diversi dai consueti. E' quanto accade, per l'appunto, con l'ultima idea di Daniele: una trasmissione sulla fame nel mondo. Gasbini riesce a stravolgerne talmente il suo significato di accusa contro il potere, da trasformarla in un successo di pubblico, destinato a lasciare le cose come stanno. Abbandonato da Claudio, che lo ritiene un traditore, e dopo aver rischiato, con un assurdo omicidio "dimostrativo", di perdere Evelyn, Daniele si uccide. Ma già un altro è pronto a prendere il suo posto. |
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