| TRAMA: Il professor Franco Rossini, giovane docente di storia moderna all'università di Firenze e figlio di un altro cattedratico, si rifiuta, per le sue idee liberali, di giurare fedeltà al regime fascista. Per questo, dopo un periodo di prigione, è inviato al confino in un'isola del Sud. Resi già difficili dalla diversa estrazione sociale, i rapporti tra Rossini e gli altri confinati (quasi tutti proletari che gli contestano le radici borghesi del suo antifascismo) sembrano guastarsi ancora di più quando, per le premure del commissario Rizzuto (un uomo di modi cortesi e gusti umanistici, già allievo di suo padre), il professore, che dispone di soldi, può prendersi in affitto una villa e chiamare presso sé la moglie e la loro figlioletta. Grazie alla "comprensione" del commissario, alla ritrovata unità familiare, ai privilegi di cui gode, Rossini sembra ammansito, tanto che i fascisti gli offrono, per bocca del commissario, la possibilità di tornare sul continente e di riprendere l'insegnamento, senza alcun obbligo di giurare fedeltà al regime. Il professore sta per cedere, ma quando un altro confinato, il comunista Scagnetti, muore assassinato in una finta rissa, egli si schiera decisamente con i proletari ed evade con alcuni di loro dall'isola. |
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