TRAMA: Amo la tempesta, film diretto da Maurizio Losi, è ambientato nell'Italia Settentrionale e racconta la storia di un padre di famiglia, Angelo (Nando Paone), che - come molti genitori negli ultimi anni - ha assistito alla fuga di cervelli dal Paese. Tra i giovani fuggiti all'estero c'è anche suo figlio, partito alla ricerca di un impiego lavorativo che gli permetta di condurre un'esistenza serena e soprattutto costruirsi un futuro, cosa che la crisi economica italiana non permette.
In un'Italia ormai abitata per lo più da anziani e genitori lasciati soli, Angelo, che lavora come autista di bus, è deciso a far tornare a casa il figlio e averlo così accanto. L'unico modo per riuscire in questa impresa è trovargli un lavoro, ma durante la sua ricerca incappa per lo più in genitori, che come lui si sono visti abbandonati dalla prole e che vorrebbero riunirsi ai figlioli. L'Italia gli si è presenta quindi sotto la forma di un grande quartiere, in cui vivono madri e padri, vittime della fuga di cervelli, perché lasciati soli a invecchiare.
Angelo, a capo di un gruppo di genitori, decide di compiere una missione: partire per l'estero e rapire i figli "migliori", ovvero coloro che si sono distinti con talenti e doti, per riportarli i Italia e riattivare così gli ingranaggi della macchina produttiva del nostro Paese. L'uomo si mette in viaggio verso la Germania, speranzoso che rapendo uno dei giovani, gli altri si convincano a far ritorno a casa.