| TRAMA: Manuel, prigioniero politico del Governo Boliviano, riesce a fuggire da un duro campo di lavoro sito nel cuore di una foresta. Lasciatisi ormai alle spalle i suoi aguzzini, egli arriva una sera nel parco della lussuosa villa di un grosso proprietario terriero, della cui figlia Amparo il fuggiasco si impossessa per avere in ostaggio nel seguito della sua avventura. I due attraversano a cavallo terre pietrose e boscaglie, sempre inseguiti dalla Polizia, nonché dal padre e dal fidanzato della ragazza, terrorizzata e maltrattata dal suo rapitore. La fuga penosissima prosegue poi a piedi in zone impervie e Manuel sottopone il suo ostaggio a violenze di ogni sorta. Sennonché, un giorno in cui vicino ai cespugli in cui Amparo si trova passano le camionette degli inseguitori, essa non chiede aiuto. Un ambiguo rapporto di odio e di attrazione si è stabilito tra vittima e carnefice: arrivati ad un piccolo fiume che segna la frontiera tra la Bolivia ed un Paese confinante, Manuel decide bruscamente di abbandonare la ragazza, che ormai nulla più sarebbe se non un peso, mentre quest'ultima, invece gli si offre per restare con lui per sempre. Passato a nuoto e da solo il fiume, Manuel viene catturato dalle guardie confinarie dell'altro Stato e quindi trattenuto, in attesa del da farsi; Amparo arriva a sua volta al posto di guardia e qui, su istigazione del suo rapitore, si concede ai due agenti i quali, peraltro, sequestrati all'uomo i gioielli di lei, lo impiccano e seppelliscono nei paraggi. Amparo viene liberata. Passati alcuni giorni in un convento e tornata dal padre, essa si sposa, ma non mancherà di ripensare, sognando ad occhi aperti, a quell'uomo violento, ma anche, forse, infelice di cui è stata preda. |
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