TRAMA: Giorgio Ambrosoli - il prezzo del coraggio, diretto da Alessandro Celli, è un docufilm che racconta la storia di Giorgio Ambrosoli (Alessio Boni), avvocato milanese assassinato l'11 luglio del 1979. Uomo buono ed eroico, Giorgio amava sul suo lavoro e credeva nella forza della legalità al punto da mettere a repentaglio la sua stessa esistenza. Nel settembre del 1974, infatti, il governatore della Banca d'Italia gli chiede di analizzare la situazione della Banca Privata Italiana, la cui quota di maggioranza apparteneva a un uomo di nome Michele Sindona (Fabrizio Ferracane). In seguito al rilevamento di alcune irregolarità contabili, Ambrosoli viene nominato commissario liquidatore della BPI e Sindona, su cui era stato emesso un mandato di cattura, fugge immediatamente a New York.
La storia si concentra proprio su quegli anni, dall'ottobre 1974 fino all'uccisione avvenuta nel luglio del '79, periodo in cui Giorgio combatte una lotta sfiancante per tentare di portare alla luce le immoralità di un sistema politico e finanziario ormai irrimediabilmente corrotto. In quegli anni, condivide il suo percorso con il maresciallo della Guardia di Finanza Silvio Novembre (Claudio Castrogiovanni), con cui sarà amico e collaboratore fino al giorno del suo omicidio, avvenuto per mano di un sicario ingaggiato dallo stesso Sindona. Nel docufilm, alla dimensione del racconto si affianca poi anche quella del vero, grazie a documenti esclusivi appartenenti a quel periodo e testimonianze inedite, tra cui l’intervista alla moglie Annalori e l’intervento del figlio Umberto Ambrosoli.