| TRAMA: Ben Singleton, un allevatore di oche, è nei guai: deve consegnare nella lontana Londra cinquecento oche destinate ai fornelli per le feste natalizie ed uno sciopero degli autotrasportatori, deciso dai sindacati, impedisce il trasferimento. Per di più, sua figlia Emma ha qualche grillo per la testa e sua moglie Alice, stanca e stufa della dura vita campagnola, minaccia di andarsene di casa. Ma Ben reagisce e parte in compagnia del vecchio Amos, brontolone ma lavoratore e di un altro crumiro - il garzone Hubert - su due camioncini, uno in testa ed uno in coda al branco delle oche: poiché ha deciso di fare la marcia di trasferimento a piedi fino alla capitale. Comincia così l'epica avventura; ben presto l'ostinato Ben è raggiunto da Emma e dalla stessa Alice, toccate ambedue dalla volontà del rispettivo padre e marito, in fondo amato. Londra poco a poco si fa più vicina, dell'episodio insolito e bizzarro si impossessa una "troupe" televisiva, che di tanto in tanto intervista il nostro allevatore e riprende, di tappa in tappa, gli starnazzanti bipedi, tra motociclisti molesti e camions che sollecitano strada. Mentre Emma conosce un bravo ragazzo, un universitario che presto si innamora di lei, la mèta è finalmente raggiunta; il traffico londinese non si adatta certo alla transumanza delle oche e Ben decide che la tappa finale - fino al magazzino ove avverrà l'olocausto - si faccia via Tamigi, sotto gli occhi stupiti e divertiti dei londinesi e l'ottenuto beneplacito della Polizia. Grazie alla TV, Ben e i suoi sono diventati dei semi-eroi. Ma lo sguardo ai sindacati costerà caro: ora, per solidarietà, le addette al magazzino, strepitando inviperite, rifiutano di accettare il branco di oche calato dal nord. E le oche tranquillamente si levano in volo, mentre la famigliola di Ben ha ritrovato la propria affettuosa unità. |
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