| TRAMA: Film assai difficile da riassumere, non essendovi un vero e proprio soggetto, nè un intrigo e neppure autentici personaggi, piuttosto caratteri e figurine che si incontrano, si sfiorano, si lasciano e ritrovano in un carosello incessante. Il filo conduttore simbolico è costituito da due oggetti: il quadro di una bella donna, dipinto nell'800 ed un lussuoso servizio di Sèvres, più volte rubati, passati - di mano in mano, da ladri a ricettatori, da antiquari a sempre nuovi proprietari - oggetti di incerto possesso e destino. Colas, con il giovane figlio Julien, è il ladro tradizionale, di piccolo o medio cabotaggio, svaligiatore di appartamenti e buon piazzatore di merce. Altri rubano su più vasta scala: un ricco armaiolo, un bizzarro meccanico costruttore di detonatori per terroristi ospiti di Parigi, borghesi e prostitute. Il denaro circola senza soste, molte fortune crollano all'improvviso, mentre d'improvviso stanchi netturbini, frugando in un bidone, diventano milionari. E, come gli oggetti, anche i sentimenti appaiono fungibili e con loro le persone: gli amori, mercenari o meno che siano, si sprecano e tutti passano quasi indifferentemente da un letto all'altro ... |
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