TRAMA: La giungla lussureggiante e un edificio in rovina sono il palcoscenico ideale per un film-confessione che supera la dimensione del racconto e va oltre la conversazione sul cinema. Tsai Ming-liang e il suo attore Lee Kang-sheng si confessano o mettono in scena una pièce in cui l’attenzione e la lentezza si accordano ai ritmi della memoria. Lo svelamento del fare cinema di Tsai Ming-liang: da Stray Dogs alle note più intime del rapporto regista-attore.