| TRAMA: Ida Nudel, un'ebrea russa scienziata e letterata, esasperata per l'antisemitismo del patrio governo, chiede di espatriare per recarsi in Israele con il compagno Juli e la sorella Elena. Juli ed Elena ottengono facilmente il visto di espatrio, che invece a lei viene negato. Ida nasconde coraggiosamente la verità ai due familiari, per consentire loro di emigrare, e anzi li accompagna fino al confine, slanciandosi dal treno all'ultimo momento. Il 21 giugno 1978, in seguito a una manifestazione di donne ebree in difesa dei propri diritti, cui Ida partecipa con personale passione, viene arrestata e condannata per "teppismo aggravato" a quattro anni di lavori forzati in Siberia, in un campo per soli uomini, nel quale subisce ogni umiliazione. Nel 1982, al termine della condanna, trova a Mosca la casa confiscata e si vede costretta ad errare senza permesso di residenza, finché trova rifugio come lavandaia di povera gente in una baracca sperduta fra la neve del villaggio di Bendery, a cento chilometri da Mosca, dove nel 1984 è raggiunta clandestinamente da due giornalisti europei, che ne filmano una breve intervista, raccogliendo il suo disperato appello in difesa della libertà. |
|
---|