| TRAMA: Affezionato alla propria chitarra e affascinato dai vecchi "blues" della cui storia ed interpreti sa tutto, il diciassettenne Eugene Martone coltiva un sogno: andarsene nel Delta del Mississippi, per cercarvi le radici e l'essenza di quella musica e, sopratutto, qualche piccola traccia di Robert Johnson, l'ultimo grande chitarrista il quale, scritte 30 canzoni e registratene 29, morì misteriosamente (forse ucciso, nel 1938) prima che l'ultima canzone - ora data per perduta - fosse anch'essa incisa. Venuto a conoscenza che nel locale ospizio vive un vecchio negro - Willie Brown - un grande suonatore di armonica ed amico di Johnson, il ragazzo si fa assumere part-time e contatta il negro. Da prima brusco e ruvido, Brown cede all'idea di evadere con l'aiuto di Martone e di partire con lui verso il Delta, per fargli conoscere ciò che resta del mito del vero "blues". Messisi su strada, i due hanno varie avventure, incontrano Frances, una vagabonda coetanea di Martone e arrivano finalmente ad un crocicchio, rimasto impresso nella memoria del suonatore di armonica, quando altro egli non era che un povero campagnolo. Ormai Martone è entrato nello spirito del "blues" grazie al clima ambientale, ai rabbuffi, ma anche ai consigli e alla armonica di Brown. Egli accetta la sfida del locale campione di chitarra e vince una partita condotta allo spasimo davanti ad un publico scatenato ed entusiasta. La trentesima canzone di Johnson, come gli rivela il vecchio, non è mai esistita: tocca ora a Martone, benché bianco e così giovane, di continuare a scrivere e a suonare le melodie ed i ritmi di quella cultura legata al mondo del Mississippi. |
|
---|