| TRAMA: Jacob Luca, un trentenne, torna con la fidanzata Margit nella casa della sua infanzia. L'atmosfera campagnola, quel silenzio, soprattutto quegli arredi ed oggetti lo attirano molto. Ma la casa cela anche un segreto: una ventina di anni prima, durante una festicciola di ragazzini, Luca ha fatto precipitare dal terrazzo superiore la sua coetanea Lola, una graziosa bambina di cui era invaghito. Sul posto, i ricordi riaffiorano implacabili e da essi poco a poco Luca diventa ossessionato. Egli vede Lola dappertutto, piccola e ormai donna e gli sembra perfino di incontrarla e seguirla invano tra i banchi del mercato dove Margit va a fare le provviste. Le memorie si fanno più sconvolgenti, anche perchè nella vecchia casa ci sono ancora una antica maschera orientale ghignante ed un manichino, sormontato da un volto in ceramica nero-oro (un simulacro di giovinetta), sul quale con la mente ormai turbata Luca drappeggia un abito nero, più un cappello di tulle pure nero. Intanto circola spesso per casa una vicina - Ayesha - che fu amica della madre del giovanotto e visse i momenti terribili della morte di Lola. Ed Ayesha sa: essa vive nel culto morboso delle foto della piccola uccisa, ripresa in cento pose e medita la vendetta, non solo in danno dell'uomo, ma anche della innocente Margit, nonchè di un inoffensivo e solitario vicino - Bruno lontano e dimenticato amico di infanzia di Luca e testimone involontario e terrorizzato del mortale incidente. Luca farà la stessa fine di Lola cadendo dalla stessa terrazza (suicidio? o non piuttosto assassinio per mano della onnipresente Ayesha?); Ayesha ucciderà Margit e Bruno. |
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