| TRAMA: Dopo la morte del padre e dell'adorata madre, il trentacinquenne Zebercet gestisce il modesto albergo che ha ereditato in una cittadina dell'Anatolia. Tempo prima una bellissima sconosciuta vi ha passato una notte e Zebercet vive, nell'ossessivo culto di quell'immagine, una vita meschina e solitaria, tutta routine, abbandonandosi solo a qualche sfogo erotico con l'unica servetta dell'albergo. Poco a poco egli si isola nel suo sogno, non accetta più i clienti di passaggio, stacca il telefono e poi uccide in un raptus di violenza la domestica. La bella sconosciuta (tra l'altro somigliantissima alla madre defunta) non tornerà mai più e lui, ròso dalla solitudine e dalla propria autoemarginazione, impiccandosi nella camera-santuario sempre lasciata libera e mai riordinata dopo la partenza di "lei", pone fine ad una esistenza divenuta delirante. |
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