| TRAMA: Bila, sveglio ragazzetto di un villaggio del Burkina Faso, prova simpatia e affetto per Sana, un'anziana donna che vive sola, relegata ai margini della comunità dagli abitanti, che la ritengono strega. L'animo di Bila, ancor libero da pregiudizi e paure, avverte infatti la pretestuosità della "patente" di strega, affibbiata dai compaesani all'innocua donna e la difende dalle accuse infondate di maleficio, provandone la falsità. Punito severamente a causa del suo coraggioso dissenso, Bila non cessa di proteggere l'infelice donna: ruba per lei del cibo, le tiene compagnia, ne ascolta le storie, la chiama affettuosamente "yaaba" (nonna), l'aiuta a ricostruire la povera capanna, incendiata per scaramanzia dai superstiziosi paesani, e riesce a comunicare anche alla piccola amica Nopoko la propria simpatia per Sana. Mentre la vita del villaggio trascorre fra pettegolezzi, liti, amori e tradimenti, subito palesi a motivo della primitività dei protagonisti, che ancora ignorano le "maschere" in uso presso i "civili", capita che proprio la piccola Nopoko, ferita dal coltello arrugginito di alcuni monelli, diventi preda del tetano. Il fatto viene subito attribuito dai paesani a Sana, come maleficio, con la conseguenza di un acuirsi di persecuzione ed emarginazione nei suoi confronti. Ma quando Nopoko rischia di morire, Sana, insistentemente supplicata da Bila, riesce a trovare, presso un guaritore, una mistura che salverà la bambina, consentendo alla vecchia yaaba di chiudere in serenità e dignità i suoi pur miseri giorni. |
|
---|