| TRAMA: A Napoli Matilda Punzo, trentenne, volendosi sposare si vede morire ben tre fidanzati uno dopo l'altro. Messo allora un annuncio su un giornale, conosce Torquato, amante di musica e pittore dilettante del genere astratto, che lavora presso la biblioteca di un Istituto culturale cittadino. I due simpatizzano subito, ma sia il marchese Manfredi (padre di uno dei fidanzati defunti), sia Alex, fratello di Matilda, scoraggiano il candidato: la ragazza sembra portare sfortuna. A Torquato in effetti qualche incidente capita (un ruzzolone dalla bicicletta, giusto quando va a presentarsi ai futuri suoceri; un mancato affogamento mentre rema nella prediletta barca). Ma Matilda è testarda e non demorde: prepara la sorpresa di una esposizione delle opere (sottratte all'amato bene), nelle quali una gallerista ha individuato, ribattezzando il giovanotto per il "vernissage" con il nome d'arte di Thor, un talento genuino. Eppure l'iniziativa non va a genio al pittore, che dà della ladra a Matilda e la invita a scomparire dalla propria vita. La mostra ha grande successo e il ricavato delle vendite è donato da Torquato all'Istituto, che, in mancanza di finanziamenti, sta per chiudere. Ma ora il giovane vuol fare le proprie scuse all'innamorata, che è fuggita. Con il fratello ne insegue la macchina e qui scopre che il colpevole della fine dei precedenti pretendenti e della sinistra fama che aleggia su Matilda è proprio costui, bizzarramente desideroso che il nucleo familiare dei Punzo rimanga intatto. Un sorpasso azzardato fa precipitare su una scarpata l'auto di Alex, che muore, mentre Torquato finisce tutto ingessato in ospedale. Non tanto, tuttavia, da non poter abbracciare teneramente quella cocciuta Matilda, vogliosa di amore e ormai sicuro che di sfortuna non si dovrà parlare mai più. |
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