| TRAMA: Terminata la seconda guerra mondiale viene preso in esame dal tribunale australiano dei crimini di guerra il caso del campo di prigionia di Tan Tui situato nell'isola di Ambon dove vennero rinchiusi dai giapponesi seicento prigionieri militari australiani dei quali ne erano sopravvissuti soltanto centoventi. Il compito di sostenere l'accusa nel processo contro i giapponesi viene affidato ad un avvocato militare, il capitano Robert Cooper. Questi, non credendo alle menzogne degli imputati, cerca disperatamente di ottenere le prove dei crimini commessi. Dopo aver ritrovata nell'isola la fossa comune in cui erano sepolti più di cento cadaveri decapitati di prigionieri australiani e ormai certo delle esecuzioni di massa tenta, inutilmente, di far condannare il responsabile: l'ammiraglio barone Takahashi, il quale in aula nega di aver mai ordinato uccisioni o maltrattamenti di prigionieri, o di esserne stato a conoscenza abilmente sostenuto da un ufficiale di collegamento degli Stati Uniti, il maggiore Beckett. Qualsiasi documento scritto è sparito, e non ci sono testimoni dei fatti, perchè anche molti dei prigionieri ignorano l'accaduto e coloro che sanno si trovano in ospedale in gravi condizioni. Finalmente, con l'aiuto dell'infermiera Carol Littel, Cooper può avere in aula come testimone il soldato Jimmy Fenton, gravemente ammalato, il quale ha visto torturare e poi uccidere il proprio fratello Eddie, uno dei quattro piloti da ricognizione, accusati ingiustamente di aver bombardato dei civili, e quindi uccisi. Preso dai rimorsi, il tenente Hideo Tanaka, di religione cristiana, si costituisce e narra tutta la verità, mentre il capitano Wadami Ikeuchi, fanatico e crudele capo degli aguzzini, si suicida. Al termine del processo i colpevoli vengono condannati alla fucilazione. |
|
---|