TRAMA: Due camionisti, Goro e il giovane aiutante, affamati si fermano in un piccolo locale dove la proprietaria-cuoca, Tampopo, si affanna per tirare avanti con i pochi clienti. Lei, vedova con un figlio che non riesce a trovare amici, non è aiutata da nessuno: anzi un suo spasimante, Pisken, le crea pure dei problemi. Goro decide di darle una mano a migliorare la situazione: le insegna come cucinare una succulenta zuppa di spaghetti, a presentarsi in modo più accattivante al pubblico, a rimodernare il locale. In quest'ultima impresa chiede ed ottiene l'aiuto di Pisken, di un autista-cuoco di un riccone, di un maestro della cucina e di altre persone, poichè il cibo è una componente importante della vita; saperlo preparare ed assaporare con le dovute maniere è una cosa di cui non si può fare a meno. Lo sanno alcuni uomini d'affari: alcune educande con la loro insegnante; un uomo che, nonostante un forte mal di denti, mangia il suo piatto preferito: un vecchietto che, incurante della propria salute precaria, mangia a volontà e rischia di morire soffocato; un'anziana signora che rischia l'arresto in un super-mercato per la sua mania di tastare ogni prodotto; un marito che costringe la moglie moribonda a preparare per lui e i figli la cena con la quale poi si conforteranno dopo la morte della poveretta. La trasformazione di Tampopo è quasi ultimata: Goro le è sempre più vicino, la donna ha acquistato sicurezza ed il suo locale è rifiorito e pieno di gente. La sua zuppa è formidabile; anche il figlio ha trovato amici simpatici e disponibili. L'opera di Goro è finita; può tornare al suo lavoro, lasciando Tampopo alla sua fiorente attività.