TRAMA: Michael Moore, ex giornalista nativo di Flint (Michigan), rimane colpito dal decadimento della sua città, dove torna quando, a metà degli anni '80, il presidente della General Motors, Roger Smith, chiude la grande fabbrica di automobili, licenziando 35000 persone su 150000 abitanti. Improvvisatosi regista, Moore cerca di fare un'intervista filmata a Smith, persuadendolo a venire a Flint per constatare personalmente lo stato della città, dove le autorità, senza farsi carico della disoccupazione, organizzano sfilate di reginette di bellezza o manifestazioni canore, oppure cercano assurdamente di creare un centro turistico inutile, sprecando grandi quantità di danaro. Vana è la caccia data da Moore al potentissimo Roger Smith durante tre anni, trascorsi inseguendolo in tutti gli Stati Uniti, senza riuscire mai a parlargli. Intanto drammatiche vicende si svolgono a Flint; il susseguirsi degli sfratti di famiglie di ex operai, che non possono più pagare l'affitto; alcuni disoccupati si arrangiano vendendo il proprio sangue per trasfusioni, o allevano conigli; altri diventano criminali o guardie carcerarie, perchè la delinquenza dilaga paurosamente nella città. Ma intanto le ricche signore del posto giocano a golf o a Scarabeo, e la vigilia di Natale, durante un retorico e banale discorso d'occasione pronunciato da Roger Smith alla televisione, a Flint il solito vice sceriffo effettua ancora uno sfratto.