| TRAMA: In un paese vicino a Firenze la vita quotidiana si svolge in attesa del Festival dell'Unità. Da una parte i vecchi - comunisti delusi e disorientati, se non scettici, per la svolta decisiva del partito - dall'altra i giovanissimi, mancanti di ogni supporto ideologico, fiacchi e se mai pronti a burle e scherzacci. Tra i primi c'è Elio detto Corpo, già partigiano, fedele al suo ideale in politica (falce e martello a tutto campo) e al ricordo di Passione (una ragazza della Resistenza, morta cinquant'anni fa), oggi infastidito da una figlia che giorno e notte desidera ossessivamente un figlio; Mara, che vive nella sua villa con la vecchia madre Clara, sperando di dare alle stampe un libro sul padre (un leader storico del PCI) diventato demente e che lei, pur venerandolo, uccise per compassione; Massimo, brillante compaesano, un tempo fidanzato di Mara, emigrato dalla Sezione del paese nei quadri del partito a Roma, arrivato per l'apertura del Festival. Attorno a costoro figurine e macchiette locali; da Ivo, lo scimunito del natio borgo, a Giovannino (nascosto dagli amici, che lo sbeffeggiano sempre, ma che gli vogliono bene, il quale ha sfasciato l'auto nuova e urge sottrarlo alle ire del padre); dalla "Sudista", una ragazza che del recluso si innamora, ad altri vecchi nostalgici. Tutti sono implicati in piccole vicende personali e parallele, fino al giorno del Festival, in cui Massimo deve parlare. |
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