| TRAMA: Nel 1634 in Quèbec il Padre Gesuita Laforgue, su disposizione dei superiori, deve risalire un grande fiume per miglia e miglia e raggiungere la Missione da tempo istituita presso gli Uroni. Lo accompagnano sulle piroghe il capo indiano Chonina, vari uomini (alcuni dei quali con la famiglia) e Daniel, un giovane francese che aspira al sacerdozio, ma che già sorride ad Annuka, la figlia del capo. Soprannominato "Manto Nero", Padre Laforgue non sempre riesce ad avere rapporti facili con gli Irochesi che, quando il Gesuita promette il Paradiso, gli pongono non poche domande, naturali per la loro cultura e nella vita di tutti i giorni. Da questi contrasti nascono malumori e scetticismo che danno a Laforgue la misura delle grandi difficoltà del suo impegno che aveva scelto in Francia con grande gioia della madre, che sperava di vederlo santo. Mentre Padre Laforgue rimane deluso e colpito vedendo Daniel ed Annuka amoreggiare senza pudore, gli indigeni gli rendono la vita piuttosto dura e qualcuno già pensa di ucciderlo. Attaccati da altri selvaggi (la moglie di Chomina viene uccisa da una freccia e Laforgue fa appena in tempo a battezzarla), poi torturati, il gruppetto del superstiti riesce a fuggire durante una tormenta di neve, grazie alla ragazza che una notte si concede ad un guardiano per eliminarlo. Chonina, ossessionato da un brutto sogno (un corvo nero ed un'isola, dove vede arrivare solo quel diabolico Manto Nero), rifiuta di essere battezzato e, vaneggiando nella visione della dea della Morte, si abbandona a questa. Anche la giovane coppia decide di tornare indietro e il Gesuita arriva finalmente tutto solo al Villaggio degli Uroni, dove infuria una febbre contagiosa. Seppellito il più giovane dei Padri Gesuiti anche l'altro - un vegliardo - muore di freddo e di stenti. Affranta, la tribù vuole il Battesimo, confidando che esso sia una medicina risanatrice: Padre Laforgue lo dà a tutti, implorando Dio di salvarli. |
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