| TRAMA: Nel degradato ambiente che circonda la Stazione Termini vive Paola uscita da poco dal carcere: le mancano sempre i soldi per i piccoli acquisti, e si prostituisce occasionalmente per mangiare e fare qualche regaluccio al figlio Chicco, due anni, che un Istituto tiene in custodia essendo lei inaffidabile come madre. Nello stesso ambiente vive Eugenio, che ruba le elemosine nelle Chiese, e frequenta amici ladruncoli e, pur non drogandosi, sovente abbonda con l'alcool. La figura umana e comprensiva di un sacerdote, che lo sorprende a rubare e non lo denuncia incoraggiandolo a tentare una svolta, sembra fornire ad Eugenio un impulso positivo, che si rassoda allorchè, dopo un fortuito incontro alla mensa della Caritas con Paola, con costei tenta di costruirsi una vita "normale". Eugenio trova un ricovero nell'attico di una fabbrica sotto sequestro, e un lavoretto come raccoglitore di cartone; Paola, approfittando di un incendio e relativa confusione, ha rapito il figlio. Ma l'arresto di un loro amico che conosce il nascondiglio atterisce Paola al punto da convincere Eugenio a rubare un'auto e portare l'improvvisata "famiglia" in Puglia, dove ha un amico che lavora ad un Luna Park. Ma anche qui non c'è lavoro, ed Eugenio, per trovare i due milioni per espatriare clandestinamente in Grecia, partecipa ad una rapina ad un supermarket in cui resterà mortalmente ferito, mentre Paola col piccolo si imbarcherà verso un precario futuro. |
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