| TRAMA: La vicenda si svolge in due villaggi bambara nel Sahel: Sabugu e Konyumani. Alla tragedia della fame, della siccità e dell'esodo se ne contrappone un'altra, consolidata nei secoli, ancorata alle tradizioni e sancita da leggi immutabili: l'oppressione della donna. Nanyuma è costretta a sposare a quindici anni un uomo molto più anziano. Dopo alcuni anni il marito muore, lasciandola con due figli e in compagnia delle due prime mogli. Le vedove sono chiuse in casa per quattro mesi e dieci giorni, mentre i fratelli del marito si impadroniscono delle loro terre. Bala, il fratello minore del defunto, malato di mente, ottiene il permesso di sposare Nanyuma e allevare i suoi due figli. La donna viene condotta dal griot al vicino villaggio di Sabugu. Ma, di notte, approfittando della confusione generale, Nanyuma scappa e va in città in cerca di aiuto presso il fratello del defunto, da vent'anni emigrato. Ma anche lui osserva le regole tradizionali e fa riportare al villaggio sia Nanyuma che Fily, una ragazza di diciotto anni, perchè le trovino un marito. Sposata a forza per la seconda volta, Nanyuma si ribella: non consuma il matrimonio e si schiera con Fily che cerca di sottrarsi invano alla barbara pratica dell'escissione. Nanyuma, folle di dolore, prende i figli e scappa definitivamente. |
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