| TRAMA: Un padre camilliano, dalle idee morali, teologiche e liturgiche approssimative e dal comportamento a dir poco psicopatico, divide il suo tempo fra dubbi e consigli "pastorali" distribuiti occasionalmente ai "diversi"' del suo non identificabile "gregge", le cure dedicate a un piccolo sordomuto, e gli incontri, mascherati da intenzioni redentive, con Glacida, un'estrosa seduttrice, che lo ossessiona tallonandolo senza tregua. Il tutto alternato da stucchevoli monologhi con la pappagallina Placida, celebrazioni-farsa in una chiesa semivuota, e prediche farneticanti, in cui mescola vangelo, nevrosi e comportamenti deliranti. In questo quadro si ritagliano i numerosi notturni - cercati - con l'onnipresente e camaleontica "Glacida", insistente, appiccicosa, esasperante, da cui lo sprovveduto religioso si illude di prendere le distanze con ridicoli "le dirò cosa pensa di lei" ripetuti instancabilmente fra un continuo insopportabile giochetto di vado-torno, torno-ma-vado, fino al momento con Glacida che gli si avvinghia addosso stringendogli le mani nelle sue ... che inaspettatamente si trasformano nella mani del piccolo sordomuto reclamante a modo suo la propria parte di attenzione e di affetto. |
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