| TRAMA: Buenos Aires, 1955. La sedicenne Laura Lojacono ha il suo da fare per tenere lontani i primi corteggiatori e sopportare l'astio dispotico ed ossessivo del padre, il sarto siciliano Francesco, che, oltre al fumo, non disdegna le uscite serali per bere e giocare a biliardo con gli amici. A scuola la sua amica è Roberta, con la quale parla di lettura, di ragazzi e anche di politica: Laura, che scrive poesie, ama recitare e sogna ad occhi aperti colloqui con un amato immaginario, è abbastanza conformista, mentre Roberta e Dora Dalmonte, l'insegnante di letteratura che Laura ammirava molto, sono di sinistra. Assieme vivono la nonna, la zia materna Francesca e due cugine. Un amico di Dora, Aldo, giovane e facoltoso avvocato, fa "breccia" nel cuore sensibile e nello stesso tempo diffidente della ragazza, che ha con lui il primo rapporto d'amore e le prime discussioni su problemi politici del paese. Gli eventi precipitano: il padre è ammalato di tumore ai polmoni, e ben presto non è più in grado di lavorare, anche se continua a manifestare una sconcertante durezza con la figlia, con la quale gioca a domino ed ha dei bruschi approcci affettuosi, subito vanificati da uno successivo sgarbo o da palesi violenze psicologiche, come quando le brucia le foto degli attori preferiti ed i libri. Al golpe e alla destituzione di Peròn, segue la drammatica morte del padre, cui assiste Laura impotente, vestita con i suoi abiti, mentre, in un disperato bisogno di appropriarsi della sua figura, lo stava imitando quando giocava a domino con lei. Dora parte per la Francia, mentre Aldo forse farà un viaggio in Sudamerica. Laura, che si è data un appuntamento a Parigi con Dora e Roberto nel futuro, manifesta però l'intenzione di riscoprire per prima cosa le sue radici italiane. |
|
---|