| TRAMA: A Parigi Jeanne lavora in una libreria dove, un giorno, capita uno straniero in cerca di un libro d'arte. E' Dragan, venticinque anni come lei, profugo dalla ex-Jugoslavia, pittore. Dragan chiede a Jeanne di uscire, lei accetta. In seguito si vedono ancora, passano molte ore insieme, ma Dragan vive in ambienti molto precari insieme ad altri immigrati e Jeanne sente di doverlo invitare a trasferirsi a casa propria. Lui non ci pensa due volte, passa molto tempo a casa, lavora poco e vorrebbe che anche Jeanne rinunciasse ad andare in ufficio: dipinge, vende qualche opera, invita Jeanne ad una festa con i suoi connazionali. I due qualche volta litigano, ma il loro amore finisce sempre col prevalere. Tuttavia, per quanto si muova con attenzione, Dragan non può evitare l'arrivo della legge: scoperto privo del permesso di soggiorno, viene invitato ad abbandonare la Francia entro tre giorni. Inutilmente Jeanne consulta un amico avvocato: è un suo ex e Dragan lo tratta male, poi decide di rimanere a casa di lei, rifiutando il rimpatrio. Passa però poco tempo, e di nuovo si presenta la polizia. Stavolta c'è l'ordine di espulsione immediata. Jeanne e Dragan scendono in strada, la polizia li separa. Lei sale di nuovo le scale, piangendo forte. |
|
---|