| TRAMA: Romania meridionale, 1920. Madame Vorvoreanu festeggia con i notabili del luogo nella sua sontuosa villa. Nel vicino bordello, fatto chiudere perché non dia scandalo ai convitati, la prostituta ungherese Ergi scandalizza gli ospiti mostrandosi in pose oscene alla finestra e viene picchiata dal rude tenente Turtureanu, cliente della casa di tolleranza, come quasi tutti gli uomini presenti alla festa. Il generale Ipsilanti corteggia la bella moglie del capitano Dumitriu, Marie-Therese Von Debretsy, e quando il consorte, geloso, chiede di essere trasferito alla frontiera, lo accontenta mandandolo in Dobruudja, dove trova una situazione drammatica: i comitadij, i contrabbandieri macedoni, massacrano i soldati rumeni. Ipsilanti chiede a Dimitriu di fucilare alcuni contadini bulgari, arrestati col preciso scopo di fungere da capri espiatori per l'opinione pubblica. Mentre la moglie lega con questa povera gente, soprattutto con il simpatico Petko, che con i suoi amici coltiva l'orto, il marito, pur ligio al proprio dovere, rifiuta di obbedire ad un ordine che considera palesemente iniquo. Sarà invece il suo tenente, il volgare e canagliesco Turtureanu, a fucilare i contadini, mentre, inviso ai superiori, Dimitriu viene nuovamente trasferito. All'atto di traghettare, la moglie è assalita dalle vedove dei caduti ed il marito deve intervenire per difenderla. |
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