| TRAMA: E' il 1936. Il marchese di Acquafurata, che da anni viveva a Parigi, fa ritorno in Sicilia. Sua cugina, morendo, lo ha lasciato erede del palazzo di famiglia a condizione che vi venga destinata la sede del locale partito fascista. Il marchese, noto per la sua militanza antifascista, è ricercato dalla polizia. Scoppia un incendio nel palazzo, il suo maggiordomo muore e lui, puntando sul fatto di non essere più molto conosciuto, ne prende il posto, facendo credere che a morire sia stato il marchese. Il notaio Spatafora, anch'egli antifascista, teme le conseguenze di questo gesto, il podestà vuole quanto prima aprire la sede, e così il marchese escogita un altro stratagemma: fa ritrovare un falso testamento, in cui si dice che il palazzo deve essere regalato ad una coppia di terremotati che avevano fatto domanda per una casa popolare. Nel palazzo si insediano così Vincenzo e Rosalia, giovani sposi, lui cavatore di pietre, lei bellissima e sensibile. Durante una visita al palazzo, il marchese riscopre grazie a Rosalia una particolare stanza del palazzo, la stanza dello scirocco, scavata nel tufo come rifugio durante le giornate in cui tirava appunto il vento di scirocco. |
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