| TRAMA: Serena, una messicana vedova con tre figli, giunge a Tijuana, città di frontiera tra Messico e Stati Uniti. In evidenti difficoltà finanziarie, viene aiutata dalla zia Juana, una estrosa vecchia che ha un negozio di abiti usati. Il figlio maggiore, Julian, è quello che soffre di più della situazione, mal adattandosi ad uno stile di vita diverso da quello degli Stati Uniti. A Tijuana anche Elizabeth, una chicana divorziata rientrata in patria, che fa la fotografa ed effettua videoriprese sulla popolazione locale, ha problemi: Guadelupe, la figlia di 5 anni, è in crisi psicologica in quanto non parla nè inglese nè spagnolo. Raggiunge Elizabeth l'amica americana Jane, una bionda scrittrice in cerca di notorietà: il fratello di lei, scrittore in congedo, si è ritirato in una casetta sulla costa dove studia il linguaggio delle balene grige. Mentre per Jane tutto è folklore e colore locale, per Felipe Reyes, contadino che cerca di emigrare e che l'americana trova attraente, il problema è oltrepassare la frontiera: durante un tentativo incappa in un gruppo di ladri che lo malmena e lo deruba. Soccorso da Jane, viene messo insieme a Julian nel portabagagli dell'automobile della donna con la quale attraversa finalmente la frontiera. I tre fuggiaschi arrivano intanto al motel "Il giardino dell'Eden", dove tra Jane e Felipe si stabilisce un rapporto sentimentale causando la gelosia di Julian che sparisce: sorpreso dalla polizia il ragazzo viene consegnato alla madre. Felipe, non sopportando più Jane (secondo lui una superficiale che non capisce i suoi veri problemi), tenta di svolgere del lavoro "nero" ma viene bloccato dalla polizia che lo fa rimpatriare. Solo le balene grige non hanno problemi di confine, nuotando spensierate nel Golfo di California. |
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