| TRAMA: Alla morte del proprio padre, ricco possessore di terre in Ungheria, un capitano degli ussari si trova a ereditare ben poco: il padre aveva amministrato con eccessiva prodigalità il proprio patrimonio. Egli licenzia tutti i dipendenti e starebbe per vendere anche gli unici sessanta jugeri di terra che gli restano, insieme con il castello, se una giovane contadina non lo consigliasse a conservarli, assicurandolo che ella stessa si sente in grado di assisterlo nei lavori agricoli e di servirlo come domestica. Infatti, in due anni, il raccolto rigoglioso della terra ben coltivata permette al capitano di estendere la proprietà. In quel momento un fortuito incidente lo mette in contatto con il ballo, egli si fidanza con una signorina. In breve, però, può misurare la frivolezza di costei paragonandola alla serietà, fedeltà e onestà della giovane contadina che, per rendersi degna di lui, è riuscita, studiando durante la notte, a farsi anche una discreta cultura. Il capitano decide di dedicarsi per sempre alle sue terre e sposa la sua compagna di lavoro. |
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