| TRAMA: Compiuti i ventun'anni, la contessina di Tokay ritorna al castello avito. E' lì ad aspettarla il di lei zio, con un notaio: essi le leggono il testamento paterno. Secondo le clausole del testamento, la contessina entra in possesso dell'intero patrimoni, purchè sia sposata. Lo zio vorrebbe farle sposare suo figlio, brillante ufficiale, che deve arrivare da un momento all'altro. Nel vedersi oggetto di un basso calcolo, la ragazza, indignata, decide di far firmare il contratto di nozze a uno zingaro violinista. Questi, innamoratosi di lei, accetta: alle nozze e al pranzo partecipano tutti gli zingari, mentre la nobiltà si allontana sdegnata. Ma una zingara, innamorata del violinista, s'intromette nel gioco: essa fa sapere all'amato zingaro che la contessina l'ha sposato per non perdere l'eredità. Quegli, indignato, se ne va. Arriva intanto l'ufficiale, che avendo preso la cugina per una zingara, s'innamora di lei; ma quando sa che si tratta della contessina, s'allontana disgustato, credendo che essa abbia sposato uno zingaro, per salvare il patrimonio. Alla fine però tutto s'accomoda: terminata la vendemmia, gli zingari partono. L'antica schiatta dei Tokay avrà incremento dall'unione dei due cugini, riconciliati dall'amore. Come |
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