| TRAMA: I professori d'una scuola media discutono vivacemente a proposito del manuale di storia da adottare. Nell'aula troneggiano le statue di Giulio Cesare e di Napoleone: quando l'aula rimane deserta, le statue scendono dai piedistalli ed incominciano a chiacchierare tra loro. Napoleone detta a Giulio Cesare il racconto della sua vita e delle sue gesta, che appaiono in una nuova luce. Ecco l'allievo Napoleone, animato da scarso spirito militare, che deve i galloni alle mistificazioni d'un saltimbanco. Destinato alla guarnigione di Parigi, s'innamora di Maria Luisa, fervente rivoluzionaria; sposa poi Giuseppina, quando il di lei potente amico vuol soffocare lo scandalo, provocato da una relazione troppo nota. Il giovane marito, divenuto incomodo, vien spedito in Italia, dove la fortuna l'assiste in modo tale che col suo piccolo esercito passa di vittoria in vittoria. Una sua frase impaziente, "Che manovra d'Egitto!", basta a produrre l'epica spedizione d'Egitto; la frase detta ai suoi generali la sera delle nozze con Maria Luisa, "Sssst! Mosca!", ha come conseguenza la campagna di Russia. Ma quando Napoleone, per amor d'una donna, si propone fermamente di vincere una battaglia, egli va incontro a Waterloo. Quando i professori ritornano nell'aula, le due statue, risalite sui piedistalli, tornano a mirare, immobili, dall'alto, le umane vicende. |
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