| TRAMA: Alla stazione di Trieste due amici, un giudice ed un avvocato, parlano di fatti di sangue avvenuti ai margini della guerra. Quattro uomini, disertori e contrabbandieri, dei quali tre giovanissimi, cascano in mano ai tedeschi, che li torturano e, caricatili su di un camion, li avviano alla fucilazione. Tutti e quattro riescono a fuggire e, impadronitisi di armi tedesche, si danno alla macchia. Dopo aver ucciso due spie e due tedeschi, si dirigono verso un paesetto sulla montagna, dove il parroco viene loro in aiuto. Considerati dapprima come audaci partigiani, trascorrono una vita, della quale non azioni eroiche, ma delitti interrompono la monotonia: al sopraggiungere dei partigiani slavi, si fanno incorporare in un reparto quali guardie del popolo. La brigata s'accresce poi per l'arrivo dell'amante del capobanda. Dopo un delitto per rapina, la banda uccide Sandro Zerasi, poi la di lui fidanzata, poi una della banda. Marcello Juri uccide il capobanda e la sua amante e viene ucciso a sua volta dal fratello di Sandro Zerasi. I due amici, alla stazione di Trieste, hanno conosciuto Marcello Juri e dai tragici episodi, che lo riguardano, prendono lo spunto per deprecare la guerra e la sorte di Trieste, vittima della politica internazionale. |
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