TRAMA: Irene vive a Roma mantenuta da un ricco ingegnere che costruisce fortificazioni per conto dei nazisti. In un attentato da parte di partigiani l'ingegnere muore e lei rimane sepolta per alcune ore assieme al capo dei partigiani, Mario, che appena libero fugge senza lasciare tracce di sé. In seguito anche Irene è costretta a fuggire perché sospettata dai tedeschi. Varie vicende la portano a Lisbona, dove è internata come profuga. Misteriosamente Mario va a liberarla, ma lei tenta di ucciderelo perché vede in lui la causa dei suoi guai. Disarmata e abbandonata, per vendicarsi va al comando tedesco chiedendo di diventare collaborazionista. Le viene messo a disposizione un agente segreto e così Irene riesce a colpire molti elementi dell'organizzazione clandestina di Mario. Dopo aver fatto uccidere un italiano, Irene tenta di allontanarsi, ma è catturata dai partigiani di Mario che, credendola innocente, la difende di fronte ai compagni e la aiuta a imbarcarsi per il Brasile. Irene viene però ripresa dai partigiani alleati, sottoposta a processo e, dopo aver confessato le sue colpe, viene uccisa dallo stesso Mario, che vuole dimostrare ai compagni la sua fedeltà alla causa comune.