| TRAMA: Il Vicolo del Moro, a Roma, vive una vedova, la Sora Emma, coi due figli, Bruno e Gigi. Bruno, il maggiore, fa il carrettiere; Gigi è apprendista orologiaio nella bottega del Sor Venanzio. Sono molto diversi per carattere: dei due Bruno è molto più amante del lavoro e più attaccato alla madre rispetto al fratello minore. Comunque, le cose procedono normalmente e la vita familiare si svolge tranquilla fino al giorno, in cui Gigi, incontrati alcuni teppisti trasteverini, incomincia a subirne l'influenza. Egli diventa svogliato, dimentica la casa e la fidanzata, perde il tempo al caffè. Avendo conosciuto Lulù, una cantante, ne diviene l'amante e, per lei, prima commette un furto nel negozio del Sor Venanzio, poi, per indennizarlo, deruba sua madre. Questa, che ha tentato inutilmente di trattenerlo sulla pericolosa china, piange e soffre in silenzio. Quando Lulù - che ha fatto entrare Gigi nella banda di "Lemme-Lemme", un malvivente, suo protettore - lo fa mettere alla porta da costui, il giovane traviato perde completamente la testa. Una sera, Bruno, che ha sorpreso il fratello a maltrattare la vecchia madre, lo redarguisce. Gigi lo affronta col coltello alla mano e lo ferisce. A quella vista, la madre muore di colpo: Bruno, afferrata la destra del fratello, lo costringe a colpire sé stesso, uccidendosi; poi va a costituirsi. |
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