| TRAMA: A Capodistria, nel 1915, i patrioti si agitano, auspicando l'entrata in guerra dell'Italia: tra i più accesi è Nazario Sauro, capitano della marina mercantile austriaca, il quale, per sottrarsi all'arresto, ripara a Venezia. Quando l'Italia dichiara la guerra alla Monarchia austroungarica, Sauro s'arruola come volontario nella R. Marina ed ottiene d'essere imbarcato, in qualità d'ufficiale di rotta, sul sommergibile "G. Pullino". La sua perfetta conoscenza della conformazione delle coste istriane, gli permette di rendere alla Patria segnalati servigi. Durante una ricognizione, il "Pullino" s'avvicina arditamente ad una base austriaca: la ricognizione ha pieno successo, ma costa la vita a Sergio, giovanissimo mozzo trentino, devoto a Sauro. Sulla via del ritorno, il sommergibile s'arena nei pressi della costa austriaca e vien fatto saltare dall'equipaggio, che tenta di salvarsi, ma viene catturato. Il capodistriano, che milita sotto falso nome, vien riconosciuto; ma fedele agli ordini ricevuti, nega fino all'ultimo di essere Sauro. La sua eroica madre, per tentare di salvarlo, domanda di riabbracciare il figlio e, messa di fronte a lui, dichiara costantemente di non riconoscerlo. Straziata dal dolore, ma incrollabile nel suo eroico atteggiamento, essa vedrà trarre al patibolo il figlio diletto. |
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