| TRAMA: Lorenzo dè Medici, detto Lorenzaccio, avendo con la sua condotta provocato la collera di Papa Clemente VII, suo zio, viene bandito dallo Stato Pontificio e fugge a Firenze. Egli volge in mente il disegno di liberare, a qualunque costo, la sua città dalla crudele tirannia del Duca Alessandro, suo cugino. Il caso lo mette subito a contatto col Duca, che gli è benevolo: per avvicinarlo a sé si fa compagno delle sue dissolutezze, mezzano dei suoi amori. Riesce con subdoli maneggi ad isolarlo, mentre, senza compromettersi, incoraggia le latenti forze della ribellione. Avendo preso contatto coi fuor usciti, capeggiati dagli Strozzi, induce questi a ritornare a Firenze. Il suo matrimonio con Luisa Strozzi dovrebbe offrire ai congiurati l'occasione propizia per disfarsi del tiranno; ma quando gli sgherri del Duca occupano il palazzo, Lorenzo denuncia, egli stesso, la trama. I congiurati lo considerano un traditore, ma Alessandro avrà in lui cieca fiducia. Egli promette al Duca di dargli nelle mani la sua stessa fidanzata, Luisa Strozzi, e l'induce a recarsi di notte a casa sua, dove, con l'aiuto d'un sicario, lo finisce a pugnalate. Intanto Luisa, credendo che Lorenzo l'abbia venduta al Duca, s'uccide. A Lorenzo non resta che fuggire col cadavere dell'amata, dopo aver invano proclamato ai cittadini l'avvenuta liberazione. |
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