| TRAMA: Torquato Merumi, un mite ragioniere siciliano, impiegato presso una ditta milanese, trascina una grama esistenza fra la famiglia numerosa e l'ufficio, dov'egli deve subire le prepotenze di tutti. Una mattina, mandato dal capoufficio al Municipio per ritirare certi documenti, si trova ad avere due ore di libertà. Per godersele si dà a girovagare per Milano e mentre in un caffè si riposa, accade che un cliente indaffarato scambia con la propria la borsa di Merumi. Dopo ansiose ricerche, il ragioniere recupera la sua borsa e nel render l'altra, contenente una grossa somma, gli piove, come dal Cielo, un regalo di centomila lire. Merumi, che da undici anni rinunzia sistematicamente alle sue ferie, vede ora la possibilità di godersele a modo suo. Le chiede alla ditta e parte solo, facendo credere alla moglie che si tratta d'un viaggio d'affari. In treno cede alle lusinghe d'una ipotetica avventura e vien derubato del portafoglio: giunge a Roma senza un soldo. Al colmo della disperazione, trova la salvezza unendosi ad una comitiva di pellegrini. In convento crede d'aver trovato la vera pace; ma la realtà lo riafferra con l'arrivo della moglie, che viene a cercarlo perché il loro bimbo sta morendo. Vive ore d'angoscia, durante le quali, conscio dei suoi errori, si rivolge con fede a Dio, che lo ripaga con un miracolo: la guarigione del suo bimbo. |
|
---|