| TRAMA: Nel 1594, a San Miniato, nel Ducato di Toscana, la contadina Monna Gostanza da Libbiano, sessantenne, esercita da sempre il mestiere di guaritrice. Le sue gesta arrivano alle orecchie delle autorità ecclesiastiche locali che, dopo una breve istruttoria, si convincono che la donna pratichi la stregoneria. Incarcerata, viene affidata alle cure del reverendo Roffia e di padre Porcacchi, che intendono farla confessare. Poco a poco, grazie anche alla durezza degli interrogatori, la donna comincia a cedere e ad entrare nei panni della strega. L'arrivo del grande inquisitore di Firenze, padre Dionigi Costacciaro ribalterà in modo incredibile la vicenda...TRAMA LUNGASan Miniato al Tedesco, Granducato di Toscana, novembre 1594. Gostanza da Libbiano, contadina di sessanta anni che da sempre esercita il mestiere di levatrice e di filatrice, mette in allarme le autorità ecclesiastiche locali per certe voci che parlano della sua capacità di "misurare i panni ai malati per conoscerne i mali". In seguito ad alcune denunce anonime, e per ordine del vescovo di Lucca, la donna viene arrestata con l'accusa di stregoneria. A due vicari, mons. Tommaso Roffia e p. Mario Porcacchi, è affidato il compito di dare il via agli interrogatori. Le domande sono insistenti e circostanziate: ogni volta che Gostanza si proclama innocente, le accuse sono ripetute con maggiore insistenza e violenza. Di fronte al disegno di farle confessare le più nefande pratiche diaboliche, Gostanza cambia atteggiamento: comincia ad inventare storie che dice di avere vissuto, persone che afferma di avere incontrato, il tutto in un succedersi di impressionanti fantasie. Così Gostanza ha parlato con il Demonio, ha viaggiato nella città del Diavolo, ha conosciuto pratiche animalesche, vampirismi, malie. Quando la condanna a morte appare inevitabile, arriva da Firenze p. Dionigi Costacciaro, l'inquisitore che vuole ascoltare di persona quegli inquietanti racconti. Quindi viene emessa la sentenza. Gostanza è condannata a restare per un limitato numero di anni in esilio fuori dal perimetro della città. |
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