| TRAMA: Silla, dopo aver cercato invano di piegare Cesare, progetta di farlo uccidere. Avvertito dal suo amico Publio, Cesare lascia a Roma sua moglie Cornelia, e decide di imbarcarsi con Publio per la Bitinia, dove conta di rimanere in attesa di tempi migliori. Il centurione Cornelio, incaricato di arrestarlo, ne favorisce invece la fuga. Giunto in Bitinia, Cesare è ospitato dal Re Nicomede che, legato a Roma e di conseguenza a Silla, si trova in grave imbarazzo nei riguardi di Cesare, che egli tuttavia apprezza per le sue doti di carattere e di intelligenza. Poiché Plauzia, la donna di Hamar, terribile pirata che infesta le coste dell'Asia Minore, è tenuta prigioniera, Cesare mette in guardia Nicomede contro le conseguenze che deriverebbero dall'ira di Hamar, e gli chiede di affidargli Plauzia insieme alla quale partirà per Rodi, accompagnato da Publio. Nicomede accoglie volentieri la richiesta. La nave di Cesare, sulla quale si trova anche Quintilia, figlia del Console Valerio Torquato, viene assalita da Hamar, che fa prigionieri Cesare e i suoi compagni. Cesare persuade Hamar a far inviare Publio a Roma perché si procuri il denaro per il riscatto. Al suo ritorno Publio, che ha avuto da Cornelia la somma necessaria, è attaccato da Edom, che si impossessa del denaro Hamar ordina l'uccisione di Cesare e degli altri prigionieri; ma in loro aiuto giunge il Console Valerio Torquato. Cesare e Valerio riescono a sconfiggere Hamar e i pirati. Dopo la vittoria, Cesare rientra con i suoi amici a Roma, dove nel frattempo la sua fazione è tornata al potere. |
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