| TRAMA: Piero e Nino, figli di poveri pescatori, vengono affidati dal padre, verso un determinato compenso, a un francese, tale Neroni, che recluta giovanetti per farli lavorare nella sua vetreria. Condotti in Francia insieme ad altri ragazzi, i due fratelli vengono avviati al loro duro lavoro; ma Nino, troppo piccolo e debole, non vi resiste. Il cibo è scarso e ai due piccoli vengono spesso inflitte delle punizioni. Neroni infierisce contro di loro, aiutato da una vecchia megera. Con l'appoggio di un giovane operaio della fabbrica i due ragazzi fuggono ed a loro s'accompagna Bibì, figlio di un attore girovago. Ma Nino s'ammala e muore nel momento in cui Neroni è riuscito a rintracciare i fuggitivi: per impedire che Bibì parli, Neroni porta anche lui alla vetreria. La stessa notte Piero riesce a raggiungere il cimitero, dove e stato sotterrato Nino. Qui viene scoperto dal barone de La notte, un generale di Napoleone, che al cimitero s'incontra la notte col partigiani dell'imperatore; esiliato all'Elba. Temendo che il ragazzo possa fare delle chiacchiere compromettenti, il barone conduce Piero nel suo palazzo. Egli ascolta con commozione il racconto, che il ragazzo gli fa delle sue sofferenze e indignato contro Neroni e minaccia di denunciarlo alla polizia. Ma Nerone, che è al corrente dell'attività clandestina del barone, si fa beffe delle sue minaccie. Le parole di Nerone impressionano vivamente de La Motte, che si vede a mal partito, quando giunge improvvisamente la notizia che Napoleone è sbarcato in Francia. Piero, aiutato dal suo protettore, può raggiungere l'Italia e riabbracciare sua madre. |
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