| TRAMA: Giuseppe Corona è uno dei molti individui che, per vivere, s'avventura spesso ai confini dell'illegalità, senza però varcarli. Assillato continuamente dalla consorte, una "generica" nel campo dei fumetti, e dalla figliola, Luisa, che vuole accasarsi con il tassista Domenico, Giuseppe non si stanca (ma quasi sempre senza fortuna) di tentare la sorte, aiutato da un socio malaccorto e stolido: "Sfilatino". Un giorno il tassi di Domenico è noleggiato da due rapinatori, che hanno con sé una quantità di gioielli di ingente valore. Alla vana ricerca d'un nascondiglio sicuro, i due finiscono in casa di Giuseppe. All'alba, nel tentativo di fuggire alla chetichella con l'auto di Domenico, i due fuorilegge muoiono in un incidente. Giuseppe, dopo una tormentosa lotta con la coscienza e con i familiari, decide di consegnare la refurtiva al Commissariato di polizia. E' certo che il suo atto d'onestà verrà premiato. Invece il malcapitato passa un brutto quarto d'ora poiché, senza ch'egli se ne sia accorto, qualcuno ha sottratto ai gioielli rubati il pezzo di maggior valore. Salvatosi a stento, grazie al fatto d'essere un incensurato, Domenico tornerà alla sua vita d'espedienti e sarà solo: "Sfilatino", difatti, è stato per errore spedito in Germania dentro un baule truccato. Ma incensurati si nasce, ed ai continui patemi d'una vita ambigua, Giuseppe finirà presto per preferire un umile, ma tranquillo, mestiere. Diventerà facchino di stazione, giusto in tempo per vedere "Sfilatino" tornare dalla Germania, carico dei quattrini ottenuti con la vendita del famoso gioiello. |
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