| TRAMA: Il principe Alessio, primogenito dello Zar Nicolò II, è gravemente ammalato e i medici sono incapaci di curarlo efficacemente. In tale frangente, la Zarina Alessandra, si rivolge ad un uomo, al quale l'opinione popolare attribuisce doti di taumaturgo. Si tratta di Grigori Efimovic, detto Rasputin, il quale avendo restituito la salute all'ammalato s'installa alla corte e forte della protezione della zarina, vi acquista un'influenza e un potere che nessuno può contrastare. Attorniato da un gruppo di donne, che la sua fama di taumaturgo e il suo fascino personale rendono fanatiche, egli si abbandona ad una vita di disordini ed acquista nome di libertino e seduttore: ma gli scandali, se suscitano generale indignazione, non indeboliscono il potere del favorito, anzi sembrano accrescerlo, consentendogli di far prevalere la sua volontà anche negli affari di Stato. Contro il sinistro cortigiano vengono compiuti numerosi attentati: una donna gli pianta un coltello nello stomaco, ma egli guarisce rapidamente della ferita; un'altra sta per sparargli, ma Rasputin rende vano il tentativo. Un gruppo di persone appartenenti all'aristocrazia prepara accuratamente il colpo che deve liberare il paese dall'uomo nefasto, ma al giovane ufficiale incaricato dell'esecuzione, manca all'ultimo momento il coraggio. Rasputin si invaghisce della moglie dell'ufficiale e i congiurati ne approfittano per preparare un nuovo attentato. Invitato in casa della donna, gli viene propinato il veleno, ma poiché questo non gli è nocivo, l'ufficiale gli spara e Grigori Efimovic muore. La zarina è disperata: Rasputin le ha predetto che entro un anno dalla sua morte i Romanoff perderanno il trono. |
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