| TRAMA: Vito Polara, giovanotto napoletano di pochi scrupoli, è divorato dall'ambizione di arrivare ad ogni costo alla fortuna. Per qualche tempo si occupa di contrabbando di sigarette ma, avendo avuto modo di osservare l'andamento del mercato dei prodotti ortufrutticoli a Napoli, decide di inserirsi a forza nell'organizzazione camorristica che lo domina e lo sfrutta, ritraendone lauti guadagni. Avuti dei denari in prestito, Vito costringe un contadino a vendergli i suoi prodotti, benchè questi siano riservati in esclusiva al potente capo dell'organizzazione, Salvatore Aiello. Vito non esita ad affrontare direttamente costui, gridandogli in viso le proprie ragioni. Aiello vorrebbe far pagare caro al giovanotto la sua audacia ma, esortato alla prudenza, acconsente ad accoglierlo nell'organizzazione. Inebriato dalla vittoria riportata, Vito crede di avere ormai in pugno la fortuna. Si fidanza con Assunta, una vicina di casa, acquista un appartamento lussuoso, si carica di debiti. Spinto dall'ambizione e da un'eccessiva fiducia nelle proprie forze, s'imbarca in una impresa assai più pericolosa di quella condotta felicemente a termine: decide cioè di trasgredire gli ordini di Aiello. Costui, per fare salire i prezzi, ha dato ordine che nessun carico di pomodori arrivi in città prima di una settimana. Vito invece promette ad un grossista di fornirgli subito una certa quantità del prodotto. Quando i contadini, impauriti per la presenza degli uomini di Aiello, si rifiutano di osservare i patti conclusi con Vito, questi, lasciata la sposa subito dopo la cerimonia nuziale, corre in campagna e riesce a caricare il prodotto acquistato, scortando i carri fino ai magazzini generali. Ma qui viene freddato a revolverate da Aiello. |
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