| TRAMA: C'era una volta il miglior sarto di vestiti arabi della città: si chiamava Shakira e c'era una promessa sposa a cui lui doveva fare il vestito da matrimonio: Zina. Il problema era che Zina aveva già perso la verginità e nel mondo arabo non è permesso. Per tornare a "chilometri zero" saliranno al volante di una vecchia Alfa Romeo Spider, da Torino fino in Marocco e inizieranno il viaggio che le salverà la vita.
Per parlare di tematiche tanto scottanti quanto attuali come l'omosessualità, le libertà dell’individuo e di come la verginità e il matrimonio vengano vissuti nel mondo arabo, Sordella e Benedetti scommettono su attori non professionisti e costruiscono questa storia con loro, durante il viaggio, sfruttando i meccanismi di finzione della sceneggiatura che loro stessi hanno scritto.
A narrare la vicenda, così profondamente attuale, ci pensano anche le sonorità originali create da Enrico Sabena - e presto edite dalla Warner - tese ad approfondire le personalità dei protagonisti attraverso l'uso di una varietà di stili e di commistioni etniche, intersecando linguaggi antichi con sonorità moderne, per sottolineare l'universalità del dolore, che accomuna ogni popolo della terra.
Dopo il precedente Fratelli di Sangue, presentato a Venezia nel 2006, che vantava nel cast la presenza di Fabrizio Gifuni e Barbora Bobulova, il giovane regista Davide Sordella torna al grande schermo con un lavoro realizzato a quattro mani con Pablo Benedetti e prodotto da 011Films.
Corazones de Mujer è un insolito road movie che nasce da un incontro tra K. Koosof (Davide Sordella e Pablo Benedetti) e un sarto travestito, sullo sfondo di un locale fumoso della Torino notturna. Il bizzarro racconto, che i due registi hanno ascoltato quella notte, non poteva rimanere segreto: con macchina da presa in spalla - un po' come si faceva ai tempi del "neorealismo" e del "free cinema" - è iniziata la ricerca del villaggio d’origine del sarto, in un viaggio attraverso l'Italia, la Spagna e il Marocco che si è trasformato presto in un viaggio alla ricerca di se stessi, in cui ognuno, in maniera diversa, si è messo in gioco. |
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