TRAMA: Raggiunta una florida posizione economica grazie ai lauti proventi che le vengono dallo sfruttamento di alcune case di tolleranza, la signora Warren decide di acquistare una sontuosa villa in quell'Inghilterra che, molti anni prima, la vide partire povera ed affamata. Li' vorrebbe stabilirsi insieme con la figlia Vivie, che ignora tutto della madre. La ragazza ha pero' un carattere fiero ed inquisitivo, non dissimile da quello della signora Warren. Uno scontro diretto fra le due donne è percio' inevitabile. Vivie non sa perdonare sua madre di averla trascurata per tanti anni e di non voler rispondere alle precise domande che la ragazza le rivolge sulla sua vita e soprattutto, sul mistero che avvolge ogni notizia relativa al padre. La signora Warren non tollera a lungo gli attacchi di Vivie. Senza eufemismi racconta alla figlia la propria squallida storia dicendole come, in ancor giovane età, si sia trovata a dover scegliere la via del disonore, unica alternativa a quella della fame e dell'abiezione piu' cruda. Vivie, commossa, comprende il dramma della donna, ma quando viene informata - grazie alle maligne premure di George Croft, viscido socio in affari della madre e pretendente respinto di Vivie - che, nonostante sia ricca, la signora Warren continua ancora l'infame mestiere, giustificando il suo operato come un finanziere difenderebbe la necessità e l'utilità dei propri investimenti, Vivie si allontana definitivamente dalla madre. La ragazza è cresciuta in un ambiente ben diverso ed ha imparato a credere nella possibilità di vivere nel giusto e nel bene.